Risconti attivi – risconti passivi / risconti attivi e passivi spiegazione

Risconti attivi, risconti passivi: risconti attivi e passivi spiegazione
Se sei venuto in questo sito e’ perche’ probabilmente hai bisogno di avere una spiegazione semplice e concreta sull’argomento in questione risconti attivi e risconti passivi, cerchero’ di darti una definizione comprensibile anche per chi non conosce le basi della contabilita’ o ha bisogno di chiarire certi dubbi.
Risconti attivi – risconti passivi
Sai che ogni anno di solito al 31.12 devi chiudere il tuo Bilancio annuale: composto da Conto Patrimoniale (Entrate/Uscite) e Conto Economico (Costi/Ricavi) nel quale devi imputare i relativi costi e ricavi per competenza per determinare poi l’utile o la perdita di esercizio, fin qui siamo d’accordo vero?
Durante il periodo amministrativo nell’esercizio finanziario in corso si possono effettuare esborsi od ottenere introiti connessi a costi o ricavi la cui competenza economica interessa piu’ esercizi.
Di solito sono costi fatturati da fornitori, ma possono essere anche spese extra iva per interessi o altro.
Come avviene lo storno nei risconti attivi e passivi?
I costi o ricavi devono quindi essere ripartiti propozionalmente al tempo.
- una parte gia’ maturata e’ quella di competenza dell’esercizio
- la parte non ancora maturata, detta RISCONTO, essendo riferibile ad esercizi successivi, deve essere stornata e rinviata nell’esercizio futuro o in quelli successivi per la quota rispettiva.
- I risconti attivi sono costi gia’ rilevati al 31.12 ma di competenza dell’esercizio/i successivo/i.
- I risconti passivi sono ricavi gia’ rilevati al 31.12, ma di competenza dell’esercizio/i successivo/i.
La ripartizione avviene in proporzione al tempo tra gli esercizi e l’importo liquidato in via anticipata.
Hanno il segno contrario a quello della componente di reddito a cui si riferiscono esempio:
- il risconto per interessi attivi e’ un risconto passivo (diminuisce il ricavo)
- il risconto per interessi passivi e’ un risconto attivo (diminuisce il costo)
Risconti attivi e passivi esempi
Esempio: stipulata in data 01.10 assicurazione contro incendi versando il premio annuo tutto anticipato (l’effettivo pagamento all’agenzia sotto l’aspetto numerario si ha in via anticipata in data 01.10.xx) pero’ dovrai determinare il costo relativo all’esercizio successivo da riportare nell’esercizio successivo xx+1 e quindi considerarlo al 31.12.xx come un costo sospeso.
Pertanto dovrai togliere la quota di costo in bilancio nel Conto Economico al 31.12.xx e precisamente la parte da 01.01.xx+1 al 30.09.xx+1) dovrai calcolarti i giorni dal 01.10.xx al 30.09.xx+1, dividere il costo totale per il numero giorni totali e moltiplicarlo per i gg dal 01.01 al 30.-9 (273 gg) questo e’ il RISCONTO.
Il risultanto andra’ in Conto Economico con una semplice scrittura di “assestamento”.
31.12 RISCONTO ATTIVO a COSTO (assicurazione)
(assicurazione in conto economico andra’ solo per il valore dal 01.10 al 31.12)
se fosse stato un ricavo invece sarebbe cosi’: RICAVO A RISCONTO PASSIVO
Il costo sara’ poi imputato nell’anno xx+1 in data 01.01 all’apertura del bilancio con la scrittura inversa COSTO A RISCONTO ATTIVO in modo che andra’ in conto economico solo la parte dal 01.01 al 30.09.xx+1, la parte di competenza effettiva del nuovo esercizio. Stessa cosa per il ricavo RISCONTO PASSIVO A RICAVO.
I mastrini risconti si chiuderanno al 01.01 e andranno a zero, il costo e il ricavo andranno nella colonna corretta costo (dare) ricavo (avere) per la quota 01.01 – 30.09.xx+1.
Ora hai appreso queste nozioni di ragioneria, relativamente ai risconti attivi e passivi.
Spero di esserti stata d’aiuto se hai bisogno di altro o approfondire qualche altro argomento non esitare a chiedere!
Se non hai compreso al 100% ti chiedo di contattarmi, ci tengo che le persone che leggono i miei articoli, capiscano la sostanza dei contenuti.
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