Liquidità aziendale è importante – gestione rischio di liquidità

Liquidità aziendale – rischio di liquidità
Hai un pensiero che ti assilla nella mente? Penso proprio di SI’ se hai cercato in rete questo articolo; fai bene ad informarti! La liquidità aziendale è il carburante del “motore” dell’azienda, se non c’è il carburante non vai molto lontano!
Vai avanti finché il serbatoio non è vuoto!
Liquidità aziendale gestione
L’obiettivo principale di un’azienda è quello di generare ricchezza (denaro) non parliamo di utile, il termine utile è riduttivo, guadagno non è cassa, è bene chiarire la differenza, perché molti imprenditori pensano che utile sia cassa.
L’azienda ha bisogno di “stimare” il proprio valore in termini patrimoniali, economici e finanziari.
La struttura aziendale cresce nel tempo e ha un valore che è determinato dall’insieme di immobilizzi, investimenti effettuati ad una certa data , l’impresa nella sua complessità ha bisogno di essere valorizzata in qualsiasi momento di “vita” per eventuali cessioni o operazioni di trasferimento o in caso di bisogno sotto l’aspetto Patrimoniale.
Deve essere valutata annualmente “economicamente” parlando, come differenza tra costi aziendali relativi agli acquisti di beni e servizi e ricavi aziendali per effetto delle vendite ai propri clienti; il risultato è l’utile o la perdita, sono il risultato considerati i margini di guadagno.
Devono essere considerati una serie di costi “nascosti” nel valore di vendita oltre al margine di guadagno; spesso le aziende non considerano molti elementi nella determinazione di un prezzo di vendita, infatti a volte le aziende sono in perdita!
Un’azienda non dovrebbe mai lavorare in perdita, significa che c’è qualcosa che non va!
Il valore economico dell’azienda “il reddito” è un elemento necessario per calcolare imposte fiscali da pagare.
L’aspetto patrimoniale e l’aspetto economico permettono di determinarne l’equilibrio aziendale, si può capire se le attività sono adeguate rispetto alle passività e se riesce a produrre un reddito sufficiente a supportare il suo core business.
Oltre all’analisi patrimoniale e economica è necessario effettuare un’analisi finanziaria secondo il criterio liquidità/esigibilità, ha l’obiettivo di determinare l’equilibrio attraverso la verifica della corretta struttura delle scadenze attive e passive e di riserve liquide monetarie.
Liquidità aziendale definizione
La liquidità è la disponibilità di mezzi di pagamento in contanti a brevissimo termine, nell’accezione più restrittiva, è sinonimo di moneta, di disponibilità immediata di denaro contante (la cassa, la banca, il c/c postale) ciò che è disponibile immediatamente e/o di diverse altre forme di Titoli di Pagamento (nominali o al portatore), equivalenti, ma comunque monetizzabili immediatamente.
Liquidità aziendale: rendiconto finanziario
L’articolo 2423 del Codice Civile, nuova versione, include il rendiconto finanziario tra i documenti obbligatori che compongono il bilancio.
E’ previsto l’esonero dalla presentazione del rendiconto finanziario per le micro imprese (articolo 2435-ter del Codice Civile) e le società che redigono il bilancio in forma abbreviata (articolo 2435-bis del Codice Civile).
Il rendiconto finanziario rende più agevole l’analisi del flusso di liquidità originato dalle operazioni gestionali compiute in un certo intervallo di tempo, non è previsto uno schema prestabilito, ma è lasciata libera scelta al redattore.
L’articolo 2425-ter prevede che nel rendiconto devono essere indicati i flussi finanziari afferenti ai tre aggregati fondamentali cioè l’attività operativa, l’attività di investimento e l’attività di finanziamento, con distinta indicazione delle operazioni avvenute nei confronti dei soci.
E’ un prospetto contabile che presenta le variazioni, positive o negative, delle disponibilità liquide avvenute in un determinato esercizio” e nello stesso “sono indicati l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, all’inizio e alla fine dell’esercizio.”
Liquidità aziendale e crediti verso clienti.
Si pensa sempre che nel termine liquidità siano compresi anche i crediti verso clienti che sono presenti nell’attivo patrimoniale che corrispondono alle vendite effettuate ai propri clienti con eventuale IVA.
In teoria dovrebbero esserlo se le condizioni e il rispetto degli accordi contrattuali portassero effettivamente ad avere l’incasso dei crediti nel breve termine, ma questo non sempre avviene, dalla teoria alla pratica c’è molta differenza.
Spesso i famosi “crediti entro i 12 mesi a breve termine” non lo sono, quindi spesso può capitare che l’azienda se non ha fatto una corretta pianificazione e un controllo attento, si trova in uno stato di difficoltà ad assolvere i propri impegni perché non ha cassa sufficiente, a volte capita che paga i fornitori prima di avere incassato i propri crediti, inoltre spesso i crediti verso clienti sono pure incagliati e finiscono dopo tempo nel “calderone” dei crediti inesigibili (perdite su crediti).
C’è abbastanza liquidità aziendale?
L’azienda è in grado di generare la liquidità necessaria per gestire la normale attività e operatività, oppure deve ricorrere a terzi sistematicamente o a nuovi apporti di capitale e aiuti da parte delle banche per riuscire a rimanere in equilibrio?
Ci sono certe condizioni operative che impongono la richiesta di un aiuto bancario per esempio la richiesta di un fido bancario per affrontare certe situazioni aziendali di sfasamento di cicli di pagamento e incasso.
In alcuni contesti aziendali non è necessario, esempio nel caso in cui c’è l’incasso immediato da parte dei crediti verso clienti.
Per capire se i saldi contabili hanno un ritorno nel breve, nel medio e lungo termine devono essere analizzati nel dettaglio, il rendiconto finanziario aiuta questo a capire lo stato della liquidità aziendale in un determinato momento ma anche previsionale considerando una programmazione futura degli impegni assunti e delle entrate previste.
Rischio di liquidità – crisi aziendale
I fallimenti si fanno per cassa e non per competenza
Molte aziende apparentemente in situazioni economicamente positive e con un patrimonio elevato, si trovano comunque ad avere crisi aziendale, perché non hanno fatto attenzione alla corretta pianificazione dei pagamenti e degli incassi, e non hanno curato con sufficienza il recupero dei crediti clienti, hanno dei tempi medi di incasso molto elevati.
Ad un certo punto le aziende non riescono più a pagare i propri debiti in scadenza a breve, a pagare le imposte, spesso poi ricorrono a debiti tributari finanziandosi con le rateizzazioni di pagamento con il Fisco oppure utilizzano in maniera incontrollata gli anticipi fatture.
Il problema quindi non sono il patrimonio e nemmeno l’utile, ma la difficoltà di reperire cassa, perché non si è tenuta sotto controllo la liquidità dell’attività caratteristica, non si è fatta una corretta pianificazione delle scadenze e degli impegni a breve e a lungo termine.
Iniziano ad esserci situazioni di stress e di difficoltà, si cerca di arginare il problema chiedendo ulteriormente cassa per pagare i fornitori o le rate di finanziamenti che non possono “saltare”, accendendo ulteriori debiti finanziari, quando la situazione di per sé è già una situazione di rischio elevato.
Ecco che aumentano gli oneri finanziari, il ricorso alle banche, aumenta l’indebitamento, spesso il problema è anche concomitante ad un abbassamento del fatturato aziendale magari non previsto.
Una situazione di crisi di liquidità, non fa che aumentare le tensioni con i propri fornitori, poi con i dipendenti e con le banche, che percepiscono una situazione di rischio, questa situazione nel tempo se non affrontata, non può che peggiorare se non c’è una corretta pianificazione degli eventi.
Controllare la liquidità – aiuto aziende in crisi
E’ importante controllare la liquidità aziendale, è di vitale importanza, non è semplice pianificare l’imprevisto, non si può, ma è comunque possibile intervenire subito, se ci sono degli scostamenti o variazioni minime, se si percepiscono certi indicatori di allarme è bene aggiustarli.
E’ necessario ripensare la corretta impostazione dei pagamenti dei diversi cicli aziendali: economico, produttivo, finanziario.
Molte volte si creano degli sfasamenti anche a cavallo di più esercizi, esempio nel caso di commesse di lavoro molto lunghe, commesse che richiedono l’impiego di personale che deve comunque essere pagato.
Ci sono un molti fattori che devono essere monitorati e impostati per avere un’organizzazione metodica che non comporti notevoli rischi, ci sono poi settori di attività più difficili rispetto ad altri.
Possono aiutarci molti strumenti per il controllo della liquidità per la pianificazione delle scadenze previsionali, strumenti di budgeting per controllare previsioni di costi e ricavi, strumenti di analisi per indici di bilancio per verificare equilibri aziendali, un’attenta analisi del controllo di gestione.
E’ necessaria inoltre la comunicazione tra ufficio acquisti e ufficio vendite, specialmente per commesse di grosso valore.
Questi strumenti permettono di vedere la situazione aziendale con gli occhi di un esperto, verificare il corretto assetto aziendale, la corretta composizione della struttura, un corretto indicatore della marginalità, un corretto equilibrio finanziario, considerando i diversi cicli aziendali.
Permettono di calcolare un indice di rischio aziendale e di assegnarle un indicatore per il MCC (medio credito centrale) per l’accesso al credito delle PMI.
Liquidità aziendale e la cultura bancaria
E’ importante sviluppare una certa cultura dell’azienda, è fondamentale capire come l’azienda viene considerata agli occhi della banca; ecco che oltre un quadro completo aziendale di analisi, è necessario fare anche una valutazione della centrale rischi, per capire come risulta l’azienda secondo le banche e se può essere migliorata nel tempo.
Ricordiamo che ora le banche non sono più quelle di una volta e non concedono facilmente credito alle aziende, sono necessarie alcune regole per ottenere fiducia:
1) regole della “cultura” negoziale (cosa si va a fare in banca) una strategia definita e chiara e precise tattiche negoziali studiate a tavolino.
2) regole della negoziazione (come si va in banca “comportamento”)
3) regole sui numeri (come si leggono e scrivono i numeri “competenza/conoscenza”)
La conoscenza e l’organizzazione, permettono di affrontare certe situazioni, con una maggiore sicurezza e un minore rischio; l’improvvisazione non è mai stata una buona strategia a lungo termine.
Ora ci ha pensato il decreto Crisi impresa a impostare l’obbligatorietà di una pianificazione medio lungo termine.
A disposizione per il vostro controllo aziendale.
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