Fonti e impieghi – analisi finanziaria – bilancio d’esercizio

Avevo iniziato una serie di articoli per spiegare il bilancio dalle cose piu’ semplici fino ad arrivare alle cose piu’ complesse, riprendo la serie dal post iniziale “BILANCIO d’esercizio a chi serve, perche’ viene fatto? ” per parlarti oggi di fonti e impieghi.

Uno dei punti importanti per effettuare un’analisi finanziaria dell’azienda attraverso il bilancio esercizio e’ considerare le poste dello Stato patrimoniale: le fonti e impieghi, cosa sono?

Servono per capire dove vengono reperite e successivamente impiegate le risorse finanziarie, i soldi e quantificare quanti diritti di proprieta’ ci sono nell’azienda.

Non voglio toccare gli altri aspetti dell’analisi. Con questo articolo voglio solo spiegarti la definizione di fonti e impieghi e darti qualche piccolo suggerimento.

Lo Stato patrimoniale e’ la rappresentazione dello stato (situazione) del patrimonio (beni e diritti di proprieta’), e’ una foto del patrimonio in un certo istante, un grande inventario che consente di determinare il valore dell’azienda, in un certo momento.

Fonti e impieghi: cosa sono le fonti secondo l’analisi finanziaria

Le fonti di capitale (PASSIVO), rappresentano in un certo senso i diritti vantati sui beni o i diritti di individui che hanno interessi all’interno dell’azienda.

Rappresentano le risorse che l’azienda e’ riuscita a reperire, come per esempio: il capitare proprio, il conferimento all’interno dell’azienda da parte dell’amministratore o da parte di soci, i prestiti provenienti dalle banche o dagli altri istituti per finanziare l’azienda, ci sono poi le riserve e i fondi.

Quando un imprenditore inizia la propria attivita’ conferisce del denaro all’interno della stessa.

Una delle cose che apprezzano le banche e’ quella di vedere un consistente capitale sociale aziendale, in quanto significa che l’imprenditore crede nel proprio business e decide di investire nell’attivita’ i propri soldi personali, perche’ ci crede!

Spesso nella realta’ invece, nascono societa’ con capitale sociale di pochi euro, societa’ semplici, ma non sono viste di buon occhio dagli istituti bancari e finanziari specialmente quando devi chiedere un finanziamento per la tua attivita’, in conclusione avere un capitale sociale molto basso, non da’ sicurezza alla banca che ti deve finanziare.

Se tu non credi nella tua attivita’ perche’ dovrebbe farlo una banca?

Quando si valuta di aprire una societa’ e’ bene considerare anche questo aspetto, se dovrai presentare un business plan per farti finanziare per qualche progetto importante.

Fonti e impieghi: cosa sono gli impieghi del bilancio esercizio

Sono le attivita’ patrimoniali, dove l’azienda, ha speso, impiegato i propri soldi guadagnati nel tempo, sono le risorse disponibili (cassa, banca); aumentano quando l’azienda ha maggiori disponibilita’ liquide, quando ha un maggiore magazzino merce, immobili, anche maggiori crediti verso clienti per vendite effettuate.

Quando la struttura aziendale cresce nel tempo, aumentano gli impieghi (ATTIVO).

Gli immobilizzi perdono valore nel corso degli anni, quindi il valore del patrimonio e’ soggetto ad una svalutazione (e’ per questo che si creano dei fondi di ammortamento nel passivo per l’utilizzo nel tempo), che poi saranno detratti dalle immobilizzazioni nel momento di cessione o rottamazione o altro.

Analisi finanziaria rapporto tra fonti e impieghi

C’e’ un legame tra fonti e impieghi di bilancio, in quanto i grossi investimenti, l’acquisto di immobili dovrebbero essere coperti da finanziamenti a medio/lungo termine, “dovrebbero” ho detto!

Spesso pero’ non e’ cosi’ e le aziende coprono gran parte dei loro acquisti di immobilizzazioni (fabbricati, macchinari,  attrezzature)  con la liquidita’ corrente (cassa, banca) creando dei disequilibri finanziari.

Se assorbi la liquidita’ corrente non la puoi utilizzare per la gestione e le attivita’ correnti, per pagare le  scadenze periodiche dei tuoi fornitori, quelle devono essere assolte e non puoi posticiparle.

I fornitori per darti la merce vogliono i soldi subito, non e’ cosi’?

Molte volte gli imprenditori, quando iniziano ad avere un’elevata liquidita’ in banca decidono di investire e utilizzare quei soldi, per acquistare e investire in macchinari di produzione, decidono di utilizzare le risorse per fare ampliamenti di fabbricato, uffici, innovare alcuni processi aziendali ecc… non scelgono di investirli in prodotti finanziari, ma preferiscono investirli in struttura: capannoni, macchinari.

Firmano grossi contratti per l’acquisto di immobilizzazioni materiali, pagano tutta la schiera di fornitori per i servizi appaltati, per lavori eseguiti, pagando a rate gli investimenti, consumando a poco a poco, tutto il risparmio accumulato.

Ecco, che sorgono spesso problemi dovuti ad una cattiva gestione e pianificazione degli investimenti.

Non riescono a pagare i fornitori abitutidari, per quegli investimenti a lungo termine effettuati con la cassa corrente.

Magari gli arrivano anche insoluti non calcolati e qualche cliente chiede una proroga, ecco che si trovano in difficolta’ ad assolvere i pagamenti dei fornitori, oltre a questo, spesso non si curano degli incassi dei crediti verso i clienti!

Credo l’abbiate gia’ vista questa scena, sbaglio?

Utilizza la cassa per pagare subito chiedendo sconti

Una delle prime regole di tecnica bancaria e ragioneria che ho appreso quando andavo a scuola un po’ di anni fa :-), era quella di pagare subito, ottenendo degli sconti ulteriori sul pagamento immediato, mentre ora le aziende cercano sempre di dilazionare i pagamenti da 60 li portano a 90, da 90 li portano a 120, arrivando poi ad avere delle condizioni lunghissime di pagamenti fornitori, contro gli incassi dei clienti con scadenze altrettanto lunghissime, perche’ non vengono trattati e sollecitati come dovrebbero!

Perche’ non utilizzi a volte la disponibilita’ di cassa/banca per pagare alcuni fornitori subito, pretendendo degli sconti sulle forniture merce?

I margini di guadagno sarebbero piu’ alti e i prezzi dei prodotti potrebbero essere piu’ competitivi, per effetto dei minori costi di acquisto merce, quindi fai sempre delle considerazioni quando c’e’ molta liquidita’ disponibile.

Controllare il cash flow e’ essenziale

E’ essenziale effettuare il controllo del cash flow dei crediti clienti periodicamente, programmare le scadenze attive e passive secondo una logica, una delle lacune delle piccole aziende e’ quella di pensare al solo fatturato, ti invito a leggere Aumentare il fatturato ma non esiste solo quello.

Il fatturato sembra essere una ragione di vita per molti imprenditori.

Solo pochi chiedono la situazione della cassa e banca, molti chiedono il fatturato ogni mese, e’ la “missione principale” dell’imprenditore, mentre non considera l’aspetto finanziario, che e’ molto piu’ importante.

Il cash flow e’ spesso trascurato, e si arrivano ad avere delle poste per crediti v/clienti (attivo patrimoniale) con importi consistenti (potrebbe apparentemente sembrare una buona cosa) ma effettivamente non lo e’ perche’ se i crediti non vengono incassati entro qualche tempo, diventeranno dei crediti inesigibili, e probabilmente alla fine saranno poi girati a perdite su crediti.

L’obiettivo non deve essere il solo fatturato, ma l’incassato!

A che serve fatturare se poi non incassi i tuoi crediti, nel corso del tempo; a che serve aspettare, aspettare e sollecitare quando poi e’ troppo tardi, perdi tutto, quanto hai lavorato e sudato!

Non trascurare i crediti verso clienti, i debiti probabilmente li avrai gia’ tutti regolarmente pagati, perche’ i fornitori sollecitano, chiedono i soldi per consegnare la merce.

I crediti invece rimangono la’, se non li solleciti periodicamente, i clienti se la prendono comoda e il tempo passa!

Spero di averti dato qualche piccolo consiglio utile, oltre alla semplice definizione di fonti e impieghi.

Nei prossimi post ti descrivero’ il dettaglio dello Stato Patrimoniale riclassificato. Iscriviti alla mailing list per seguirmi.

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