Crisi aziendale – aziende in crisi – segnali di allarme azienda in crisi di liquidità.

Crisi aziendale – aziende in crisi – riconoscere i segnali di allarme di un’azienda in crisi di liquidità.
Quali sono i sintomi, le difficoltà di un’azienda in crisi di liquidità e quando cominciano ad essere veramente un segno di crisi aziendale?
Come affrontereste tali situazioni. L’argomento è vasto ed é stato approfondito in più discussioni da me aperte in diversi gruppi di LinkedIn qualche anno fa.
Dopo molti commenti, ne ho tratto un riassunto secondo me, utile. Lo condivido con TE. Leggilo attentamente.
Crisi aziendale – punto di criticità da tenere sotto controllo
• aziende sottocapitalizzate, significato per comprendere, sono aziende non equilibrate secondo l’aspetto patrimoniale.
Sintomi delle aziende in crisi aziendale
Sono emersi alcuni elementi dal dibattito in questione li riassumo.
• riduzione del fatturato che non copre più costi fissi
• scarsa liquidità, difficoltà a onorare le scadenze
• squilibri rilevati dai dati di bilancio
• ricorso eccessivo delle banche, enti finanziari per coprire necessità di cassa
• numero degli ordini/commesse in ribasso – fatturato costantemente in calo
• numero appuntamenti ridotto
• riduzione drastica delle telefonate, delle e-mail e dei fax, la centralinista é senza lavoro
• visite di clienti in azienda diminuiscono
• assenteismo, turnover
• mancata organizzazione dei processi ed una supervisione delle funzioni del personale
• calo competitività e know how aziendale
• mancata soddisfazione dei propri clienti con proposte tecnico commerciali appetibili
• cambiamento di stile, sorriso mancante, nervosismo e isolamento personale
assenza servizio adeguato al cliente, liti in azienda
Elementi, cause imputabili all’imprenditore per crisi aziendale
La fine di un’azienda è il risultato delle scelte di una persona o un gruppo di persone che stanno a capo dell’azienda o della Società è l’esito finale di scelte sbagliate, di scelte non fatte, di politiche di investimento azzardate o non valutate nel momento opportuno, a volte è anche sfortuna.
Non si arriva ad una crisi aziendale per caso, è un processo, un percorso che poi si chiude.
Il lavoro che fai in un certo momento della tua vita, non è detto che andrà bene tra 5/10/20 anni, la vita aziendale evolve con il progresso e l’economia, a volte certi prodotti diventano obsoleti perchè non più richiesti dal mercato, la mentalità deve seguire questo processo di cambiamento.
Se non segui questi cambiamenti rimarrai fermo, sarai tagliato fuori dal gioco e ti troverai sicuramente travolto da una crisi aziendale: una ristrutturazione oppure addirittura, una chiusura!
Ecco quello che è risultato dal dibattito:
• l’imprenditore non si accorge che è in crisi e sottovaluta i sintomi
• mancanza innovazione prodotto, (creare prodotto di alto valore oltre le aspettative del cliente); l’imprenditore che ha sviluppato l’azienda con quel prodotto che gli ha portato utili non comprende perché deve modificarlo
• mancanza della cultura del miglioramento continuo della qualità (prodotto/processo/servizio, organizzazione interna, customer’s care)
• mancanza utilizzo strumenti informatici e ICT (rinnovamento, innovazione)
• non crede più nel core business, porta sfiducia nel sistema azienda e all’esterno
• non fa ricorso ai nuovi strumenti di aiuto (consorzi temporanei / gruppi d’acquisto/rete imprese/fondi)
• mancanza di crescita di potenzialità (ma farlo senza incrementare i costi di funzionamento)
• poche strategie di vendita e mancato sviluppo di piani per l’internazionalizzazione dei prodotti
• mancata ricerca di prodotti di “nicchia” differenziati
• mancanza di completa di visione strategica e l’assenza di attività a carattere previsionale
• complesso di inferiorità verso la crescita e la diversificazione, non vuole la crescita perchè crescere vuol dire confronto e efficienza
• imprenditore non è formato
• imprenditore non ha una conoscenza contabile e non sa leggere il proprio bilancio
• non sa come proporsi da solo nei mercati esteri
• successione della direzione (passaggio generazionale) a persone impreparate
• personale inesperto nei ruoli dirigenziali
• mancanza di strumenti di controllo per ottimizzazione costi
• mancata conoscenza del mercato, non sa la collocazione dell’azienda nel mercato, e non sa cosa pensano i clienti del suo prodotto
• mancanza di leadership: l’imprenditore non reagisce al concorrente che ha portato innovazione sul mercato, facendo divenire obsoleto il suo prodotto tale da non essere più riconosciuto come leader
• troppa dipendenza dalle banche e non riesce a finanziarsi da solo
Strumenti di prevenzione per le aziende in crisi
Per evitare la crisi aziendale, è necessario ricorrere ad una serie di accorgimenti attraverso l’utilizzo di analisi metodiche e attente pianificazioni sui processi operativi e di vendita di lavoro.
• sano e REALE controllo di gestione, sia sulla produzione sia sul settore finanza, preventivo e metodico
• un accurato controllo dei crediti che non devono sfuggire di mano
• analisi della competitività ((prezzo, gamma prodotti obsoleti) trovando i punti deboli
• formazione personale, puntare sull’innovazione
Spia di allarme – azienda in crisi di liquidità
• rimanda uno o più pagamenti a terzi che deve essere onorato nel breve (altrimenti individuare con urgenza la perdita di margine)
Strumenti di intervento per il controllo di gestione aziendale, quando si accende la spia di allarme
Sei un ritardatario, allora devi subito intervenire tempestivamente devi:
• rivolgersi subito ad un controller dei costi specializzato nel settore dell’analisi gestionale
• sviluppare una comunicazione efficace all’interno delle organizzazioni aziendali
• analisi economico/finanziaria, il commercialista non sempre ne ha le competenze (di solito non effettua analisi finanziarie strategiche), rivolgersi ad un esperto di analisi di bilancio e pianificazione finanziaria
• verificare lo stato di salute dell’azienda attraverso l’estrapolazione di dati per l’analisi:
– di verifica mensile aggiornato
– portafoglio impegni
– ottimizzazione costi
Check list:
1) vedere procedure
2) analisi delle attività, chi fa cosa, vedere di ottimizzare processi esistenti
3) fare verifiche periodiche (utilizzo di indicatori)
4) stampare saldi banche spesso, controllare i crediti, per non avere disequilibri finanziari nel breve termine
La check list non è la soluzione per l’imprenditore, è lo strumento che usa quotidianamente.
fase 1 > ripassando la check list, comprenderà (forse) se e dove c’è una debolezza.
fase 2 > individuata o no la criticità procederà autonomamente, oppure si rivolgerà al commercialista o ad un altro specialista.
fase 3 > in questa fase 3 dovrebbe apparire il controller
Analizzare 3 macro processi di produzione
Per vedere dove si annida la crisi, trovando punti di forza e di debolezza dell’azienda in crisi di liquidita’ nelle varie fasi di processi aziendali.
1) approvigionamento (merci/informazioni)
2) lavorazione (merci – stoccaggio o lavorazione/informazioni
contabilità generale analitica,fiscale, indusriale)
3) spedizione (merci- vendita/informazioni)
Profilo di un imprenditore modello – che qualità e caratteristiche deve avere
L’imprenditore, richiede doti umane e relazionali non comuni, visione e mentalità strategica, apertura e attenzione alle innovazioni, un background formativo importante e tanta vita sul campo.
Spero che questo breve riassunto possa essere di aiuto o di spunto per migliorare ed evitare certe situazioni di criticità aziendali.
Sono a tua disposizione per effettuare delle analisi di bilancio per la tua azienda, non e’ necessario essere in crisi per farlo, anzi devi farlo oggi se non lo stai facendo, prevenire e’ meglio che curare, certi indicatori e aggiustamenti in corso, possono evitare disastri.
Fai qualcosa nel Web? Perché oggi come oggi è importante esserci!
Ti serve innovare la tua immagine nel web, creare strategie di web marketing, di acquisizione nominativi interessati a te ed al tuo prodotto, tramite strategie web, vuoi sapere come investire al meglio i tuoi soldi nel web marketing online, creando un piano di vendita attraverso utilizzo di tutti i canali e strumenti del web messi a disposizione e soprattutto vuoi capire perché devi investire in marketing online, posso sicuramente aiutarti.
L’azienda in cui lavoravo, non si era innovata sufficientemente, non aveva investito, non aveva più controllato, non aveva eseguito quanto sopra elencato, ha sottovalutato molti aspetti e soprattutto non faceva analisi di bilancio e pianificazione.
Ho deciso ora di occuparmi di queste problematiche, credo fortemente nell’utilità del mio lavoro, può sicuramente essere di aiuto a TE e a tutte quelle imprese che vogliono stare ancora in piedi sul mercato, è necessario avere una certa visione strategica, è necessario stare al passo con il continuo cambiamento, è necessario fare attività di analisi e controllo e tu imprenditore, che lavori tutto il giorno, non puoi farlo personalmente!
Devi affidarti a persone di fiducia. Sicuramente posso fare qualcosa per te!
Impara tutto ciò che ti è possibile dagli errori degli altri. Non avrai tempo a sufficienza per farli tutti.
(Alfred Sheinwold)
Se lo ritieni valido condividilo nel web! Grazie.
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